
Ieri
Oggi
Road to 2050
Ieri, il panorama del private equity era caratterizzato da un approccio prevalentemente "stand-alone", focalizzato su acquisizioni aziendali singole e sulla definizione di piani industriali specifici per ciascuna realtà. Questa modalità operativa, incentrata sulla gestione di un'impresa alla volta, ha rappresentato a lungo il paradigma dominante nell'ambito degli investimenti in capitale di rischio.
La mia visione strategica si caratterizza per una prospettiva di più ampio respiro, volta a creare conglomerati industriali-finanziari in grado di valorizzare le eccellenze del nostro Paese a livello globale. Anziché un approccio frammentato focalizzato su singole acquisizioni, la visione mira a costruire poli diversificati e sinergici, che permettano di esaltare i punti di forza dei diversi settori industriali e proiettarli con maggiore incisività sui mercati internazionali.
Il mio piano operativo, che sarà presto presentato alle più autorevoli istituzioni e ai principali family office italiani, mira a posizionare il Paese tra le principali potenze industriali a livello globale, con l'obiettivo di colmare il gap di 495B fra Italia e Germania. Questa visione sistemica e lungimirante rappresenta un'evoluzione significativa nel panorama del private equity, orientata a valorizzare il potenziale del tessuto industriale italiano e a conferirgli una dimensione globale.